Musica
Secondo me la musica di meditazione, che usiamo, è del tipo “techno-music”. Non esiste un altra musica del tipo più convenzionale, naturale per la meditazione Osho
La musica indicata da Osho è stata creata appositamente per questa pratica, anch’io personalmente la trovo la più indicata, ma nulla vieta di usare altre musiche o addirittura praticare senza alcun accompagnamento musicale (seguendo semplicemente il ritmo del corpo e del respiro). Digitando “chakra breathing” su YouTube, trovi comunque altre musiche.
Movimento delle mani
a) Ho visto Geraldine (che dice di essere la tua allieva), che durante la salita alza entrambe le mani. Raramente vedo te in modo completo, perché di solito stai troppo vicino alla camera. Tuttavia, quando ti vedo, di solito hai una mano giù (di solito la mano sinistra), mentre l’altra è su sul livello della chakra, che trattiamo. Qualcuno altro non alza neanche una mano.
Come ho spiegato a voce, non c’è un movimento specifico richiesto delle mani. Tenere comunque una mano sul chakra in cui si sta respirando o anche entrambe le mani, compiendo un movimento di “ricevere” o “dare” energia a seconda della polarità del chakra, sicuramente è di aiuto per la pratica e per convogliare l’energia.
Ho provato di fare la meditazione con le palmi delle mani connesse, così che il palmo della mano sinistra sta più vicino al corpo e rivolto al corpo, mentre il palmo della mano destro copre nello stesso modo il palmo della mano sinistra. (E’ probabile, che le donne potrebbero mettere la mano destra più vicino al corpo.) Allora è importante di avere durante la meditazione le mani scollegate?
Se tenere le mani connesse in questo modo, ti facilita la pratica, continua così. La pratica è qualcosa che si sperimenta di volta in volta e il corpo, tempio della saggezza, indica la strada più adatta ad ognuno.
Come fare in modo corretto il movimento delle mani durante la salita e la discesa?
Adesso parlo del caso di due mani alzate sullo stesso livello, ma scollegate. Così faccio più frequentemente. Si può muovere le mani in diversi modi. Per me sono naturali i due seguenti modi:
1′) Le mani scollegate insieme si muovono avanti sul livello della chakra in trattamento, quando il bacino si muove avanti, che avviene secondo la tua spiegazione precedente durante espiro. In corrispondenza le mani si muovono indietro verso il corpo, quando il bacino si muove indietro, cioè durante inspiro.
Perfetto!
2′) Le mani scollegate insieme si muovono indietro verso il corpo sul livello della chakra in trattamento, quando il bacino si muove avanti, cioè le mani ed il bacino si muovono nelle direzioni opposte. Questo avviene secondo la tua spiegazione precedente durante espiro. In corrispondenza le mani si muovono avanti, quando il bacino si muove indietro, cioè durante inspiro.
Secondo me il modo 1′) del movimento delle mani è preferibile, perché in questo modo è più facile esprimere il dare dell’energia durante le chakras dispari e di riceverla durante le chakras pari. Tuttavia ogni tanto mi trovo di cambiare in modo spontaneo.il modo 1′) per il modo 2′) e viceversa in dipendenza dal chakra in trattamento. Può darsi, che questo scelta tra 1′) e 2′) dipende dal modo di immaginare, come dai l’energia e come la ricevi.
Quindi, vorrei ricevere i tuoi raccomandazioni a proposito, cioè come muovere entrambe le mani in modo corretto?
Non è indicato avere movimenti in direzioni opposte (probabilmente non è stata chiara una mia spiegazione, perché questo non è un mio insegnamento).
E’ vero però che se il movimento cambia in modo spontaneo, segui quello … lascia che sia il respiro a guidare il corpo.
Confermo che il movimento indietro delle mani verso il corpo (con bacino che va indietro) è il ricevere, portare dentro, e il movimento avanti delle mani verso il corpo (con bacino che va avanti) è il dare, portare fuori.
Dare e ricevere l'energia
Ho sentito da te, che dare e ricevere l’energia si raccomanda, quando la meditazione si fa in copia, quando il partner sta di fronte. Credo, che in questo caso la copia deve essere composta da uomo e donna (come nel caso di Camila). Si può fare la meditazione in copia, facendo “dare e ricevere”, anche tra due uomini o tra due donne?
Sì, certo, in quanto in ognuno di noi sono presenti la polarità maschile e la polarità femminile dell’energia che è sempre e solo una.
La pratica può essere fatta sia mantenendo le polarità biologiche (chakra dispari attivi per l’uomo e ricettivi per la donna – chakra pari attivi per la donna e ricettivi per l’uomo): in questo modo si ha modo di sperimentare cosa accade nell’esperienza corporea quando due stesse polarità si incontrano.
Oppure, un partner rimane nella sua polarità biologica e l’altro entra nella polarità opposta: in questo modo, chi entra nella polarità opposta, ha modo di sperimentare cosa accade nell’esperienza corporea quando il chakra biologico entra nella sua polarità opposta (che a volte è già disequilibrato senza esserne consapevole: ad es. una donna attiva nel primo chakra induce per forza di cose l’uomo ad essere ricettivo nel primo chakra e già comprendi che questo non è naturale).
Questa seconda ipotesi, è anche vero, però, che dà l’opportunità di sperimentare dentro di sé la propria polarità inconscia, quella che Jung chiamava Animus per la donna e Anima per l’uomo.
Poi ho sentito da te di “dare e ricevere” anche durante la meditazione singola. In questo caso a chi dobbiamo dare la nostra energia: all’Universo o al nostro partner immaginabile ideale del sesso opposto o a qualcuno altro? La stessa domanda per “ricevere”. Da chi dobbiamo ricevere l’energia: dall’Universo o dal nostro partner immaginabile ideale del sesso opposto o da qualcuno altro?
Noi stessi e il partner altro non siamo che il riflesso dell’Universo: la donna è il simbolo di Shakti, l’energia femminile dell’Universo, e l’uomo è il simbolo di Shiva, l’energia maschile dell’Universo. L’essere umano è il micro-cosmo e l’Universo è il macro-cosmo, l’uno è il riflesso dell’altro.
Partendo da questa consapevolezza, quando dai energia puoi darla al partner (sia che sia davanti a te fisicamente, sia che tu lo stia immaginando), oppure all’Universo, al Cosmo (sapendo cmq che ciò che è fuori è anche dentro, e ciò che non è dentro non è da nessuna parte).
Ultimamente ha parlato della Sposa Celeste, che dobbiamo immaginare. Credo, che hai detto questo dal punto di vista maschile. Altrimenti sarebbe da immaginare lo Sposo Celeste per le donne. Correggimi, per favore, se sbaglio! Allora come l’uomo deve immaginare la Sposa Celeste: in modo astratto senza la forma o nella “carne e ossa”?
Nello Yoga Tantra Sciamanico, chiamiamo Sposo/a Celeste, Sotterraneo/a, Invisibile il Divino che è in noi stessi. Noi siamo l’unione dell’umano e del divino, del visibile e dell’invisibile, del femminile e del maschile, del corpo e dello spirito.
La relazione che ognuno di noi sente di avere con il Divino, se con un’energia maschile o femminile, determina se un uomo o una donna biologica ha lo sposo o la sposa (cito qui le tue parole: in modo astratto senza la forma o nella “carne e ossa”). Così un uomo può sentire di avere una relazione con un Dio o con una Dea. Non c’è identificazione con la corporeità e con la sessualità fisica.
Alle chakras dispari daremo l’energia. Quindi, anche alla chakra N7 sopra la testa dobbiamo dare l’energia all’Universo? Tuttavia mi sembra di aver capito, che in questo momento noi anche dobbiamo ricevere l’energia dall’Universo! Ricordo, che tu dicevi qualcosa del genere: che la nostra energia sale e poi va all’incontro con l’energia dell’Universo, che entra nella nostra testa dal su, cioè abbiamo i due flussi di energia, che si incontrano.
Sì, tutta l’energia sessuale che abbiamo portato dal chakra della radice (muladhara, il primo) in alto, torna all’Universo e ci fondiamo con esso (ciò che in realtà siamo) — corrente ascensionale della materia che torna allo spirito; una parte di energia scende e ci avvolge come in una bolla — corrente discendente dello spirito che scende nella materia, incarnandosi).
1′) Allora cosa deve procurare questo incontro dei flussi di energia nella zona della chakra N7?
Crea una fusione con il Tutto. A livello di esperienza umana, proviamo connessione, espansione, vuoto-pieno interiore, silenzio interiore. Cessa ogni forma di identificazione corpo-mente.
2′) Quindi, la chakra N7 è particolare, fuori della regola semplice di soltanto dare o soltanto di ricevere?
E’ un chakra neutrale, né di polarità maschile, né di polarità femminile. E’ il Tutto.
3) Durante il trattamento della chakra N7 le mani vanno su e giù e non avanti ed indietro. Allora non è, che anche il bacino deve muoversi nello stesso modo su e giù, invece di avanti ed indietro, cioè non dobbiamo fare le piccole accosciate durante il trattamento della chakra N7?
Anche durante la salita nei chakra il movimento può essere su e giù, ricordo sempre che il corpo ha un movimento che nasce liberamente dal respiro. Ruotare però il bacino in avanti ed indietro ci aiuta molto nel primo chakra per radicarci e connetterci con l’energia sessuale di questo chakra, dandoci maggiore connessione con la Terra, le nostre radici. Ne 7° chakra è come se ci sentissimo tirare verso l’alto dalla vita in su, e verso il basso dalla vita in giù.
Cronometraggio della meditazione
Ho capito, che la meditazione dura 60 minuti, di cui gli ultimi 15 minuti è il relax nella posizione di seduta. Abbiamo tre cicli di salita e discesa per 15 minuti in totale per ogni ciclo. Mi sembra di capire, che la discesa dura solo 3 minuti. Secondo me la durata del trattamento delle prime 6 chakras non è uguale. Secondo me trattiamo la chakra N1 quasi 3 minuti, mentre le altre 6 chakras per circa 1,5 minuti ciascuna. Quindi abbiamo 3 min (per la chakra N1) + 6 x 1,5 min (per le 6 chakras dal N2 al N7) + 3 min (per la discesa) = 15 min in totale per il ciclo. A questo proposito ho le seguenti domande.
Le mie osservazioni della durata del trattamento di ogni chakra sono corrette?
Sì, le tue osservazioni sono corrette, perché occorre radicarci bene nel primo chakra sentendo, coltivando, amplificando l’energia sessuale di questo chakra, per poi portarla nei chakra superiori, trasformarla nel chakra del cuore ed espanderla nei chakra superiori.
Durante la discesa cominciamo subito dalla chakra N6? Quindi, non trattiamo la chakra N7 anche durante la discesa? Se è così, in questo caso la durata totale del trattamento della chakra N7 è minore della durata del trattamento delle altre chakras, cioè soltanto 1,5 min! Perché discriminiamo questa chakra?
Quando sentiamo i 3 campanelli iniziamo la discesa considerando anche il 7° chakra, quindi stiamo lì ancora qualche secondo e poi scendiamo per ordine decrescente nei chakra.
Durante la discesa dobbiamo dedicare ad ogni chakra dal N1 al N6 la durata del trattamento praticamente uguale, cioè 30 sec = 3 min / 6, o alla chakra N1 dobbiamo dedicare più tempo?
Dedichiamo un tempo equo per ogni chakra, considerando che abbiamo circa 2 minuti (non 3) per la discesa e che è il nostro corpo a guidarci. L’importante è non saltare alcun chakra.
Durante la discesa continuiamo “dare e ricevere” o soltanto muoviamo il corpo insieme con il bacino e con le mani?
Continuiamo ad avere sempre la percezione della polarità del chakra (attivo/ricettivo), che arriva ad instaurarsi in modo naturale senza più che ci sia una concentrazione mentale.
Perché la discesa è così corta rispetto alla salita?
Perchè occorre più tempo per trasformare l’energia sessuale genitale, energia pesante, in Spirito, sempre energia sessuale ma sottile (la stessa Energia Creatrice dell’Universo). Una volta che l’energia si è trasformata ed è salita, portarla giù è più semplice.
Tra ogni ciclo di meditazione c’è una piccola pausa? Quanto dura questa pausa esattamente?
C’è una pausa di silenzio di circa un minuto che permette di sedimentare la salita appena terminata e permette di prepararsi alla salita successiva.
Perché facciamo precisamente 3 salite e non meno o di più?
Osho ha valutato che per noi occidentali occorre una pratica corporea dinamica prima di stare in meditazione silenziosa. Diversamente, la mente non è abbastanza silenziosa. Un’ora di tempo strutturata in questo modo è equilibrata tra attività dinamica e sadhana silenziosa.
Colori
1° Chakra : rosso marrone
2° Chakra : arancione
3° Chakra : giallo del sole
4° Chakra : verde
5° Chakra : blu cobalto
6° Chakra : violetto/indaco
7° Chakra : bianco
Inoltre, se ho sentito bene, hai precisato, che questa chakra ha la forma della “sfera”.
Ho detto di visualizzare una sfera di colore… per ogni chakra.
Vedi veramente questi colori delle tue chakras o delle chakras della gente?
Se osservi, sono i 7 colori dell’arcobaleno… il trasformarsi dell’energia è come la luce. Questa stessa energia che siamo è Luce.
Non potrebbe il colore della chakra dipendere dal livello di sviluppo spirituale della persona?
Un chakra può essere chiuso e irradiare poca luce, ma il colore è quello (corrisponde alla densità dell’energia stessa).
Muscoli
Ricordo, che un giorno hai parlato dei forti muscoli incrociati nella zona della chakra N1.
Puoi dire qualcosa in più su questi muscoli ed i muscoli nelle zone di altre chakras?
Nel primo chakra abbiamo il perineo:
Nella donna, il perineo è collocati tra vulva e l’ano. I muscoli più profondi, invece, supportano la vescica, l’utero e il retto. Nell’uomo, invece, sostengono vescica, retto e sfintere e si colloca tra testicoli e ano. E’ un muscolo che ci radica alla Terra, fondamentale durante il parto per le donne, per tutto quello che riguarda l’apparato urogenitale, e assolutamente fondamentale per la sessualità.
E’ da precisare che i chakra non hanno una struttura fisica, ma si usa indicare delle aree anatomiche allo scopo di facilitare la visualizzazione e la collocazione degli stessi, che in realtà sono centri energetici: chakra sta per ruota, disco.
Ciò che è fondamentale è concentrarsi sul sentire le qualità di ogni chakra, avvertire laddove c’è un blocco, una difficoltà nel percepire lo stesso: ogni persona poi si scopre ad avvertire un chakra in modo differente anche a livello anatomico, proprio perché non sono strutture fisiche ma energetiche.
Comunque, in via sintetica…
Il secondo chakra è collocato nelle pelvi, e vi corrispondono in modo particolare gli organi genitali interni ed esterni
Il terzo chakra si colloca a livello dello sterno e vi corrisponde in modo particolare il diaframma
Il quarto chakra si colloca al centro del petto e vi corrisponde in modo particolare la ghiandola del timo
Il quinto chakra si colloca nella gola e in modo particolare l’organo della tiroide
Il sesto chakra si colloca al centro delle sopracciglia (terzo occhio) e vi corrisponde in modo particolare la ghiandola pineale, al centro del cervello alla stessa altezza degli occhi
Il settimo chakra si colloca alla sommità della testa e vi corrisponde la fontanella, che è il punto di incontro tra le tre calotte craniche principali
Movimento dei piedi
Ho letto, che i piedi devono stare sul pavimento paralleli sulla larghezza delle spalle. Tuttavia ho notato, che durante il movimento del bacino viene naturale anche di staccare i talloni dei piedi dal pavimento o stare con un piede più avanti dell’altro (per esempio il piede sinistro più avanti) e spostare il peso da una gamba all’altra o fare anche i passi avanti ed indietro.
E’ consentito questo o sarebbe da evitare?
Sarebbe da evitare: un buon radicamento porta a tenere le piante dei piedi fisse a terra, ben piantate come radici nella terra. Corrisponde al sostenersi nella vita e stare sulle proprie gambe in modo stabile qualsiasi cosa accada.
Se è importante stare con i piedi sempre collegate con la terra, probabilmente è importante anche il tipo di pavimento che abbiamo: legno, pvc, ceramica ecc.?
Avere un pavimento duro è sicuramente di aiuto, per questo non è indicato farlo su un materasso. Il legno è sicuramente più piacevole al contatto (la pratica consiglio di farla a piedi nudi), ed è meraviglioso se siamo su un prato a contatto con la Terra!
Probabilmente è importante di stare con i piedi nudi per il miglior contatto con il pavimento (questo è il mio caso), cioè la “terra”?
Esatto (vedi sopra)
Allora cosa puoi dire a questo proposito?
Il contatto dei piedi nudi alla Terra aiuta ad avere un migliore grounding, radicamento, a sentirsi stabili e ben piantati. In questo modo, sarà possibile elevarsi ed espandersi nei chakra alti, dissolvendo il senso di identificazione con l’ego e fondendosi con l’Energia Creatrice dell’Universo, che è ciò che Siamo.
Respirazione
Mi hai detto, che è necessario respirare durante la meditazione di Osho tramite la bocca.
Perché non è possibile di ottenere lo stesso risultato respirando tramite il naso in modo intenso?
Respirare a bocca aperta permette di veicolare un maggior quantitativo di aria nel minor tempo possibile. Tenere la bocca aperta, inoltre, permette di lasciare andare le tensioni a livello della mascella, emettere più facilmente suoni liberando così il chakra della gola, che è di suo fortemente condizionato dalla società ad essere represso (quindi chiuso).
La musica scandisce il ritmo: tuk-tuk, tuk-tuk, … del respiro e del movimento del bacino. sembra, che per il tuk-tuk già contiene il ciclo completo di respiro, cioè inspiro ed espiro. Tuttavia ti ho visto respirare doppio più lento, cioè fare inspiro al primo tuk-tuk e poi a fare espiro al secondo tuk-tuk. Posso dire questo osservando il tuo movimento del bacino, che deve essere collegato in modo preciso con i fasi di respiro: inspiro durante il movimento del bacino indietro ed espiro durante il movimento del bacino avanti, come mi ha spiegato precedentemente.
a) Allora possiamo scegliere noi con la quale frequenza respirare o fai il respiro in modo sbagliato, cioè troppo lento?
La musica scandisce un tempo, ma la pratica vuole portare a seguire il proprio corpo e il proprio ritmo. La pratica è il mezzo per arrivare all’espressione individuale di Sè.
Ho letto, che importante, che alla chakra N7 il respiro è doppio più frequente del respiro alla chakra N1.
a) E’ vero questo?
Sì, in quanto l’energia è diventata sottile, non più densa come nel primo chakra
b) Può darsi, che solo il rispetto di questo rapporto è importante e non la velocità di respiro per se? Vorrei ricevere i tuoi chiarimenti a proposito.
Man mano che l’energia sessuale si trasforma dal basso verso l’alto, va da sé che il respiro cambia di velocità
Voce
Ho sentito, che durante la meditazione aggiunge ogni tanto anche la voce. Allora è importante aggiungere anche la voce o questo deve avvenire in modo spontaneo, facoltativo ed ogni persona è libera di scegliere l’uso della voce?
E’ spontaneo. Come dicevo sopra, il chakra della gola è stato fortemente condizionato, di conseguenza l’emissione libera dei suoni spesso è un tabù. Quando questo tabù è sciolto, i suoni escono in modo spontaneo e libero, senza che ci sia repressione o auto-sabotaggio. Il chakra della gola nello specifico mette in connessione il mondo interiore delle nostre emozioni con il mondo esterno.
Relax
Ho letto, che durante il relax di 15 minuti dobbiamo soltanto osservare tutto, che sta succedendo con noi. Ho studiato tempo fa il training autogeno e so, che anche il relax può essere della diversa profondità. Quindi, se mi solo osservo, rimango sull livello superficiale di relax. Se invece approfondisco il mio grado di relax, avrò poco tempo per l’osservazione di me stesso. Allora come risolvere questa contraddizione apparente? Come gestire il tempo di relax?
Osservare non è un semplice relax.
L’osservazione è la Via Tantrica. Colui che osserva è ciò che chiamiamo “testimone interiore” o “osservatore interiore”, che scopriamo essere ciò che siamo. Il testimone è lo spazio di Coscienza (e non è la mente) che osserva senza giudizio tutto ciò che accade nel corpo (sensazioni, emozioni, pensieri), portando a sciogliere il senso del Sè, l’identificazione con il corpo-mente. Il tantra è una Via diretta, in quanto parte da ciò che Siamo. E’ come dire che partiamo dal punto di arrivo, sebbene non ci sia nulla da raggiungere in quanto già Siamo.
Durante il relax possono arrivare nella mente anche le pensieri negativi. Dai corsi della crescita personale, che ho fatto, so, che dobbiamo togliere questi pensieri dalla mente o trasformarli nei pensieri positivi. Allora se mi solo osservo, il pensiero negativo rimarrà nella mia mente e continuerà di avvelenarmi! Quindi, probabilmente non devo solo osservare durante il relax, ma devo essere anche attivo per controllare il contenuto della mia mente, permettendo solo ai pensieri positivi di rimanere nella mente. Quindi, il relax diventa il lavoro del controllo invece di solo l’osservazione.
Allora cosa devo fare veramente durante il relax? Cosa devo fare nel caso dell’arrivo dei pensieri negativi?
Nell’osservare non si vuole né controllare né tantomeno togliere o negare, ma prendere coscienza di ciò che c’è e accoglierlo così com’è, senza giudicare un pensiero “negativo” qualora si manifesta. Controllare o già la stessa intenzione di togliere è un divieto e la mente funziona proprio al contrario: più cerchiamo di controllare o evitare, e più quella cosa si manifesta. Invece, osservando (prendendo coscienza), accogliendo (senza giudizio), e lasciar andare (scegliere con volontà di non alimentare quel pensiero o flusso di pensieri), porta a liberare la mente e ad entrare sempre più in uno spazio vuoto. Laddove poi vedo che arriva un pensiero “de-potenziante”, è importante sostituirlo con il suo pensiero potenzionate opposto, in modo da cambiare credenze limitante inconsce e radicatesi per educazione e condizionamento.
Risultato atteso
Ho fatto già 12 meditazioni senza intervallo e per adesso non vedo qualche risultato evidente, tranne il sonno necessario dopo la meditazione. Potrebbe essere, che a parte questo sonno è semplicemente il compenso dell’alzata dal letto mattutina insolita presta. Ma potrebbe essere, che c’è qualcos’altro indietro. Cosa puoi dire a questo proposito?
Occorre praticare con costanza, per questo i 21 giorni (che permettono l’instaurarsi di una nuova abitudine e l’inizio di un cambiamento).
Quando si è abituati poi a stare molto nella mente e poco nel corpo, poi accade anche che per automatismo inconscio (per evitare il cambiamento) sorga il bisogno di sbadigliare o dormire (sono sintomi di resistenza inconscia).
Preciso, che non ho sentito ancora gli orgasmi durante il trattamento delle chakras N1, N4 e N7!
Non credo, che parli dell’orgasmo vero, che è collegato con la perdita dell’energia per l’uomo! Dopo tutti questi orgasmi veri durante la meditazione gli uomini dovrebbero essere esausti! Quindi, cosa intendi, usando la parola “orgasmo”!
Questa pratica, così come le pratiche tantriche, non cercano l’orgasmo fisico che si conosce, ma forme orgasmiche differenti, energetiche, ben più intense e complete di un orgasmo fisico. Nulla toglie poi che si possa avere anche l’orgasmo fisico che si conosce, ma portando l’energia sessuale nei chakra alti, ha comunque un’intensità e una qualità totalmente differente da quella che si conosce.
Un orgasmo non è una semplice eiaculazione, sia femminile che maschile. Questa è quella che “svuota”, certo …
Ho percepito, che la tua interpretazione di questa meditazione è seguente. La nostra energia sessuale della chakra N1 sale ed arriva alla chakra N7. Durante il percorso la nostra energia si perde alle chakras dispari, perché la diamo a qualcuno, mentre alle chakras pari riceviamo energia, che potrebbe essere anche più pulita, se la riceviamo dalla Sposa Celeste o più “sporca”, se la riceviamo dalla donna meno sviluppata spiritualmente di noi. Quindi la nostra energia arriva alla chakra NB7 già indebolita a causa del dare e contaminata a causa del ricevere. Alla chakra N7 ormai cominciamo veramente ricevere qualcosa pulito dall’Universo, che arricchisce il nostro flusso di energia arrivato da giù alla chakra N7. Allora cerchiamo di prendere questa energia pulita, quanto possiamo durante 1,5 minuti del trattamento della chakra N7 e poi soddisfatti e pacificati scendiamo velocemente giù, portandola alla chakra N1, cercando non perderla e non contaminare durante il percorso breve per “dare e ricevere”. Correggimi, per favore, se la mia visione è sbagliata!
L’energia sessuale non si perde quando la diamo. Diamo e riceviamo a noi stessi prima di tutto, e anche quando siamo in uno scambio con un partner (durante una pratica o mentre facciamo l’amore), le energie sono complementari e vengono scambiate in un costante e continuo potenziamento sia del singolo individuo che della coppia. Non c’è nulla che sporca l’energia, come non esiste un’energia sessuale sporca o pulita. Qui si avverte il condizionamento. L’energia sessuale è una, semplicemente ha una densità differente e due polarità che alla fine si uniscono nell’Uno.
Tuttavia ho letto dell’altra interpretazione di questa meditazione, come la semplice pulizia delle chakras. Come se fosse puliamo le chakras dai flussi laterali durante ascesa e discesa e flusso verticale alla chakra N7. Cosa puoi dire nel merito di questa semplice interpretazione?
La pratica ha assolutamente lo scopo di liberare i blocchi psico-corporei e liberare il canale Sushumna, il canale centrale dei chakra, da cui l’energia scorre dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso. Questo poi ci permette di avere un rispecchiamento nella sfera sessuale.
Cosa dovrei aspettare, come il risultato delle meditazioni?
Nel Tantra non c’è mai nulla che cerchiamo, aspettiamo, o che vogliamo raggiungere, perchè in realtà è già tutto dentro di noi. Si tratta solo di ri-cor-dare (riportare al cuore) il ricordo di Sè, di ciò che Siamo, Coscienza, Consapevolezza Spaziosa, Spaziosità Consapevole. Si tratta di vivere l’esperienza di Vita che accade in ogni incessante Qui e Ora, che è l’unica esperienza reale, quella che viviamo nel corpo. Questa accettazione dell’attimo costante che accade, osservandolo senza giudizio, porta a sciogliere l’identificazione del sé e ri-cor-dare la nostra vera Essenza.
Devo continuare questa meditazione anche dopo i 21 giorni, finché non sentirò qualcosa?
Dopo 21 giorni si può comprendere se la pratica ci appartiene o no.
La pratica continua, la disciplina, occorrono fino a che il testimone interiore si radica in modo naturale dentro di sé. La vita stessa è pratica quando impariamo ad osservare come descritto sopra.