La Via del Cuore

La Via Tantrica riporta all’Amore Divino, originario, quello che è già dentro di noi e che ci unisce al Tutto, ma che disimpariamo a causa di un’educazione sociale e religiosa che ci allontana da esso. A contatto con questo Amore, con la parte Divina dentro di noi, ritorniamo ad amare e ad accettare il nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni esattamente per quello che sono.

A questo punto, la “guarigione” accade, perché nasce una profonda compassione per se stessi, e di riflesso per gli altri e per la Vita. Quando sentiamo che l’Amore è già dentro di noi, che sgorga dai nostri Cuori, quando fluiamo nell’Amore, fluiamo con l’intera esistenza, con le relazioni, con gli amici, con il partner, con il proprio potere creativo; viviamo nell’abbondanza semplicemente perché accettiamo ciò che è così com’è e siamo grati di ciò che la Vita ci dà.

Questo permette di vivere le nostre relazioni in modo totale ed appagante nella Gioia, proprio perché la connessione con il Divino presente in ognuno di noi ci permette di sentirci pieni e completi a prescindere dalla presenza o no dell’altro; l’altro rappresenta un completamento e non un bisogno. In questo spazio di Amore, l’incontro con l’altro trascende la dipendenza dall’altro, diventando condivisione con l’altro di Gioia, Piacere, Amicizia, Amore.

Lo spazio del Tantra quindi è uno spazio del Cuore in cui poter lasciare cadere le paure e il giudice interiore e poter essere, oltre la Dualità della mente, nel piacere e nell’amore senza aspettativa, senza la paura di doversi proteggere da qualcosa, senza l’ansia di dover dimostrare qualcosa. È uno spazio sacro in cui potersi rilassare, perché nascono la fiducia in se stessi e nell’altro e la consapevolezza che siamo Amore, che l’Amore è un nostro diritto di nascita. Il nostro corpo e il nostro Cuore può finalmente aprirsi al dare e al ricevere in totale Amore e Libertà.

Il Tantra porta al Risveglio, alla Consapevolezza che siamo su questa Terra per amare e per essere amati e non per soffrire!

“Accogliere, per un Tantrika, non significa una forma di fatalismo passivo e idiota che subisce per principio quel che si presenta. Non è un sì nel quale mi faccio divorare e maltrattare dalla situazione fino all’annientamento o allo sfinimento. Accettare ciò che si presenta per un Tantrika equivale ad un sì attivo e multidirezionale. Un sì globale che percepisce ed ascolta ogni situazione nel suo insieme. Una forma di presenza totale che può accogliere al contempo la propria reattività e la reattività dell’altro. Accogliere, per un Tantrika, è ritrovare la capacità di aprire la propria mente ed il proprio cuore totalmente, così che ciò che appare in contraddizione possa riunirsi nel centro. Ovvero la fonte da cui nascono tutte le differenziazioni e le coppie di opposti. In questa posizione di apertura totale non ci sono più punti di vista da difendere, né posizioni da conservare ad ogni costo. Ritrovo la capacità di accogliere qualsiasi manifestazione. Esco dalla tendenza malata della mente che non può sopportare di accogliere due punti di vista diversi. Lascio la mente che oppone e differenzia, per trovare la mente che unisce. Lascio il cuore che si chiude e si protegge dal mondo, per ritrovare il cuore che si apre sino ad inglobare i contrari”.

Nathalie Delay, Lettera ai Tantrika