Più ti ancori nel Sé, più i pensieri svaniscono ed emerge sempre di più uno stato permanente di Gioia che non va mai via. La permanenza nell’impermanenza della Vita.
Questa Gioia è Beatitudine immota, che non dipende da cause esterne, perché è da sempre dentro di te. Stando nel Sé, il senso del Sé cessa di proiettare questa Beatitudine su cose, persone o avvenimenti.
Quando fai qualcosa di piacevole che ti stimola, o quando ti perdi a contemplare un cielo stellato (in realtà trovandoti), o quando ti inebri della musica o della poesia, o quando provi godimento nel
gustare un frutto, ti stai immergendo nel Sé senza saperlo, inconsciamente.
Quando invece ti immergi nel Sé e vi dimori consciamente, sei nel sonno desto, che è esattamente come il sonno profondo in cui scivoli ogni notte e dove non ci sono né sogni né pensieri. Questo è
il motivo per cui tutti desiderano dormire profondamente. Per tornare a casa.
Questo fa comprendere che la Beatitudine è uno stato naturale dell’Essere e non dipende da cause esterne.
Quando si cerca la felicità all’esterno, esiste ancora un soggetto ed un oggetto e l’identificazione con il senso del Sé si limita a provare piacere nell’ottenimento di qualcosa. Un piacere che va via all’ottenimento di quel qualcosa, creando così una continua ricerca di qualcosa (sempre volta all’esterno).
In questo modo, una persona che non ottiene nulla o che non possiede nulla, è infelice.
Nel sonno desto, che è della stessa sostanza del sonno profondo, non esiste il possesso. Tutto svanisce, compreso il proprio stesso corpo.
Immergiti consciamente nel Sé e aprirai la porta alla Beatitudine permanente.