Capodanno Tantrico 2024
Capodanno Tantrico 2024 Maithuna Yang e Rituali dell’Estasi: Ritrova la tua Essenza dal 29 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 a Reggio Emilia Immergiti in un ritiro profondo e trasformativo di 10 giorni per incarnare la visione del Tantra e portarla nella tua vita quotidiana. Prima di iniziare un nuovo anno, un nuovo viaggio, occorre lasciare andare ciò che è stato nel “passato” per godere del presente. Il presente è l’unico tempo Reale, il seme del “futuro” che desideri. La Via del Cuore quest’anno ti propone la possibilità di vivere un’esperienza di soli alcuni giorni oppure di vivere intensamente un ritiro di 10 giorni composto da due seminari condotti da Ananda Ma Malika, distinti e al tempo stesso strettamente connessi fra loro: Maithuna Yang. L’unione sacra sessuale nella Via del Fare dal 29 dicembre al 2 gennaio Vista la straordinaria adesione al prossimo seminario del 7-10 dicembre che non ci ha consentito di soddisfare tutte le richieste ricevute, riproponiamo questo ritiro in cui sarai iniziato al più alto rituale del Tantra, il Maithuna. Durante il Maithuna, o unione sacramentale, i partner diventano, nel momento del rituale, una coppia divina. Attraverso essi l’energia cosmica creativa dell’universo fluisce, per cui la donna è la stessa Parashakti e l’uomo non è più semplicemente un uomo ma incarna Shiva. Rituali dell’Estasi: dallo Yoga del Tocco al Massaggio Tantra senza Tocco dal 4 gennaio al 7 gennaio Un viaggio nella tua Essenza che inizia con lo Yoga del Tocco (Massaggio Tantra Kashmiro) e termina con il Massaggio Tantra senza Tocco. Lo Yoga del Tocco è una forma di meditazione molto profonda che ha come finalità imparare a toccare con consapevolezza il corpo dell’altro nell’ascolto e nella presenza totale, seguendo i sentieri delle emozioni, del piacere, dell’affettività profonda, della scoperta del Sé. Il Massaggio Tantra senza Tocco è un meraviglioso e potente rituale in cui imparerai a dare e ricevere l’estasi, e a vivere l’orgasmo del corpo senza alcuna forma di tocco per arrivare a percepire livelli piu’ alti di coscienza, di amore incondizionato e di unione con il tutto. L’OBIETTIVO DEL CAPODANNO TANTRICO La fine di ogni anno è la preziosa opportunità di fermarsi e riflettere sui trecentosessantacinque giorni vissuti ad anno concluso: quali sogni hai proiettato sull’anno appena terminato? quali buoni propositi hai effettivamente messo in pratica? quali desideri hai realizzato? Г‰ fondamentale imparare a lasciare andare “il vecchio” per creare spazio così che “il nuovo” possa entrare. Ecco che ogni nuovo anno che inizia ci dà la possibilità di prefissarci nuovi obiettivi da realizzare per la nostra felicità e di aprirci a ciò che la vita ha in serbo per noi. E proprio per questo, è necessario fare un inventario dentro noi stessi per vedere se siamo pronti e carichi di energia per affrontare le nuove sfide che la vita ci proporrà per la nostra evoluzione. Attraverso insegnamenti esperienziali e teorici, imparerai a lasciare andare vecchi schemi disfunzionali e ad abbracciare un “nuovo metodo di pensiero” che permetterà alla tua Essenza di sbocciare. Questo “nuovo metodo di pensiero” passa dall’apertura del Cuore, che è la Via della Meditazione, del Sacro. Imparando a vedere la Realtà attraverso gli occhi del Cuore e non più attraverso i filtri di una mente condizionata dalla società, ristabiliamo l’unione dell’umano e del divino. Riunendo ciò che è stato separato, ma che all’origine è Uno, ritroviamo l’equilibrio universale e la nostra vera Essenza. IL RITIRO INTENSIVO Un Ritiro Intensivo nel quale imparerai dapprima ad osservare consapevolmente attimo per attimo i fenomeni che avvengono nel tuo corpo e nella tua mente, per poi acquisire fiducia nel potenziale estatico dentro di te e imparare a seguire il desiderio senza essere trascinato ciecamente dall’onda della passione. Nel tantra il corpo è il tempio sacro attraverso cui si celebra il divino che si manifesta. In questo seminario esplorerai molti aspetti del tuo corpo fisico, emotivo ed eterico, per acquisire consapevolezza e fiducia nel potenziale estatico dentro di te. Da uno spazio di connessione di cuore con il partner, imparerai così a guidare l’energia sessuale verso la cresta dell’onda degli orgasmi estatici. Quando l’uomo e la donna si abbandonano al flusso dell’Amore e del Piacere, e si volgono completamente l’uno verso l’altro imparando a scoprire la scintilla divina nell’essere umano per riconoscersi come Uno, ecco che la porta della coscienza si apre verso spazi vasti, illimitati e senza tempo, che a parole è quasi impossibile descrivere. Essi utilizzano tutti i sensi, il corpo, la mente e lo spirito per raggiungere il culmine del Piacere, mezzo supremo per l’espansione della coscienza. Ecco che nel Tantra l’atto erotico diventa sacro, essendo un vero culto, un’adorazione. È un dono alla vita, all’Amore Puro, che diventa un’attitudine interiore tantrica di portare il sacro in modo spontaneo nella vita di ogni giorno. Ogni processo, ogni desiderio, per quanto poco elevato sia, porta con sé il battito di sacralità che il tantra insegue per identificare e portare alla luce. John Blofield In questo Ritiro, sarai Iniziato al Maithuna, il Rituale più alto della Via Kaula, “tantra della mano sinistra”, che permette la trasmutazione del potenziale erotico e la sublimazione ascendente dell’energia sessuale. Quando questa forza concentrata alla base della colonna vertebrale (in Muladhara chakra) è “risvegliata”, risale lungo la colonna vertebrale fino al centro del petto (in Anahata chakra) per arrivare alla cima della testa (in Sahasrara chakra). Inoltre, vivrai un viaggio nella tua Essenza che inizia con lo Yoga del Tocco (Massaggio Tantra Kashmiro) e termina con il Massaggio Tantra senza Tocco. In questo Ritiro Intensivo puoi entrare in DIMENSIONI PIГ™ SOTTILI DEL PIACERE, per cogliere L’ENERGIA PURA DELLA SESSUALITГЂ, liberarti dai limiti dell’Io e connetterti con il Tutto. L’essenza del tantra non è la tecnica ma è “l’amore”, è “la preghiera”, un rilassamento del cuore che crea uno spazio in cui l’uomo e la donna si fondono. Ananda Ma Malika N.B.: Per il Programma e per le Tematiche si rimanda ai due singoli eventi. La giornata di mercoledì 3 gennaio è da intendersi di riposo. Tutte le
Natale. La Rinascita del proprio Sé
È Natale ogni volta che tendi la mano a qualcuno che è triste e gli sorridi. È Natale ogni volta che apri il tuo cuore a qualcuno solo per ascoltarlo in silenzio. È Natale ogni volta che metti da parte le cose da fare e dai spazio alle persone. È Natale ogni volta che accogli con gentilezza le tue difficoltà e i tuoi limiti. È Natale ogni volta che ti raccogli in te stess e ti permetti di sentire cosa realmente è importante per te. È Natale ogni volta che ti raccogli in te stesso e ti permetti di sentire gli altri, i tuoi cari e tutta l’umanità nel profondo del tuo cuore. Il significato del Natale non è quello di una festa da vivere in senso consumistico, ma il suo valore originario e autentico è quello di aprirci ad una conoscenza più profonda di noi stessi e del nostro “essere nel mondo”. In una condizione di raccoglimento profondo con se stessi, la propria individualità si connette alla totalità dell’Universo. Il Natale è il simbolo della rinascita del proprio “Sé” in un sentimento interiore di amore individuale e collettivo. Perchè questo avvenga è necessario che i confini dell’Io egoico vengano trascesi in modo da potersi riconoscere nell’aspetto divino del Sè di ciascuno di noi. Ed è nel centro del nostro Cuore che rinasciamo a noi stessi, che il bambino Gesù nasce e rinasce, che una nuova alba interiore rinasce ogni volta che diradiamo le tenebre e la sofferenza dentro di noi. Ecco che il simbolo per eccellenza del Natale è l’Albero che indica proprio questo processo individuale di crescita personale necessario per salire ad uno stadio più elevato di consapevolezza, spiritualità e amore, prima di tutto per noi stessi e poi per gli altri. È solo coltivando energia psicospirituale in noi stessi, fiducia interiore e autostima, che possiamo veramente donare noi stessi agli altri. Il significato autentico e simbolico dell’Albero di Natale, nella sua verticalità tra la terra e il cielo, è proprio l’esperienza di autonomia e individualità della propria anima nella sua verticalità. Affondiamo le nostre radici in Madre terra, ci innalziamo al di sopra della solitudine interiore e ci volgiamo verso Padre cielo per trovare la propria stella, la propria luce. In questa unione con i nostri genitori archetipici, ritroviamo la nostra unicità e la nostra intima natura spirituale in connessione con l’Universo, sentiamo di non essere isolati e soli, ma di essere con noi stessi, accanto agli altri con il cuore e con l’anima. Nella nostra autenticità e insieme all’autenticità degli altri, siamo in pace con noi stessi e portiamo pace agli altri e al mondo. “L’albero di Natale è l’albero cosmico. Il significato dei globi lucenti che appendiamo all’albero di Natale non sono altro che i corpi celesti, il sole, la luna, le stelle. Ma, come mostra chiaramente il simbolismo alchemico, è anche un simbolo della trasformazione, un simbolo del processo di autorealizzazione. Secondo talune fonti alchemiche, l’adepto si arrampica sull’albero: un motivo sciamanico antichissimo. Lo sciamano, in stato estatico, sale sull’albero magico per raggiungere il mondo superiore, dove troverà il suo vero essere. Arrampicandosi sull’albero magico, che è al tempo stesso l’albero della conoscenza, egli si impossessa della propria personalità spirituale.“ (C. G. Jung) Il Natale ci dona l’opportunità di esperire un’esperienza interiore di rinascita nel raccoglimento e nella contemplazione di se stessi per Ri-Cor-darsi. Il termine “ricordare” deriva dal latino “re-cordis” cioè “ritornare al cuore”. Ri-Cor-darsi chi Realmente siamo. Ri-Cor-darsi cosa vuol dire Essere un essere umano. Ri-Cor-darsi che la vita ci ri-cor-da sempre del suo senso, che è quello del “sacrum facere”, del donarsi con il cuore e ricevere una rinascita interiore, Ri-Cor-darsi che tutto è Amore. Ri-Cor-darsi l’un l’altro Chi Siamo! Con Immenso Amore,Ananda Ma (Malika)
Il Risveglio della Kundalini
Nel corpo umano risiede una forza infinita e dinamica che giace allo stato latente dentro di noi, e che chiamiamo Kundalini. In sanscrito “kunda” significa “cavità o luogo profondo”, e “kundal” significa “spirale”. Nel Tantra questa forza è conosciuta fin dall’alba della creazione del mondo e viene rappresentata come un serpente addormentato attorcigliato alla base della nostra colonna vertebrale. Kundalini è la Shakti, l’energia primordiale nel suo potenziale latente e il RISVEGLIO DELLA KUNDALINI, la sua ascesa lungo la colonna vertebrale, verso la sommità del capo, rappresenta il RISVEGLIO dell’uomo/donna che si fa Uno con l’energia dell’Universo. Nel Tantra utilizziamo un complesso e al contempo affascinante simbolismo dell’anatomia umana: la colonna vertebrale è vista come l’albero della vita con le radici nel mondo sotteraneo (principio Madre) e i rami tesi verso il cielo (principio Padre), dove alle radici dell’albero si trova appunto la dea serpente arrotolata (kundalini), simbolo del potere divino che si manifesta nella natura. Il principio ermetico di identità tra ciò che è in alto e ciò che è in basso esprime bene la corrispondenza tra l’energia sessuale e il potere spirituale, il corpo e l’anima, la terra e il cielo. Le pratiche tantriche risvegliano il serpente risalendo dalle radici dell’albero ai rami. Quando il serpente rimane alla base del nostro coccige, esso si manifesta come energia sessuale genitale; quando sale fino ad anГўhata-chakra lo chiamiamo “energia kundalini”; quando raggiunge la cima diventa Spirito. Esiste una correlazione profonda tra l’immagine del serpente e quella dell’albero, tra il flusso della kundalini, la trascendenza, l’estasi e la linfa ascendente e discendente dell’albero. Lo srotolarsi del serpente lungo la colonna vertebrale è la metafora di questo flusso di energia di cui il serpente è l’emblema. All’interno della colonna vertebrale, DUE SONO I FLUSSI POSSIBILI. UNO ascendente verso il capo, verso sahasrГўra-chakra (il centro che riceve le intuizioni direttamente dall’alto, dallo Spirito), e l’ALTRO discendente verso la base del tronco, verso mГ»lГўdhГўra-chakra (l’apertura sull’inconscio). Anche nella simbologia greca e successivamente nell’alchimia abbiamo l’emblema del Caduceo di Asclepio, il serpente che si avvolge al bastone che il dio/uomo della medicina (Mercurio/Hermes/Asclepio) usava per guarire; in modo particolare qui abbiamo il simbolo del doppio serpente che sottintende la compenetrazione di due flussi alchemici, quello maschile e femminile dell’atto amoroso, con la fusione dell’energia Kundalini nei rituali di unione sacra. Comprendiamo pertanto la profonda correlazione tra energia sessuale, serpente, albero e kundalini. Questo legame è esplicito ed evidente anche nel simbolismo biblico in cui il serpente non solo avvolge l’albero, che diviene proibito, ma induce l’uomo in tentazione e lo invita a raccoglierne i frutti. La Kundalini è infatti IL FRUTTO che trasforma l’Individuo in Dio, che fa scoprire all’uomo di non aver bisogno di un Dio fuori ma che quel Dio è dentro di sé. Le pratiche tantriche permettono l’ascesa dell’energia verso lo Spirito, dal centro sessuale al di sopra del capo, determinando L’EVOLUZIONE DELL’UOMO e DELLA DONNA e LA SUA REALIZZAZIONE nei piani più alti dell’esistenza. Se propriamente risvegliata e incanalata secondo gli insegnamenti della Via Tantrica, L’ENERGIA SESSUALE RIVELA E APRE TUTTI I POTERI DELL’ESSERE UMANO fino al più elevato potere spirituale. In questa forma, la sessualità glorifica e rende divino l’essere umano, il sesso diventa sacro e l’atto amoroso diventa una danza a due che amplifica il flusso e gli effetti della Kundalini, che in occidente viene chiamata Fuoco Sacro o Spirito Santo. La Kundalini Shakti risvegliata consente ai due partner (che a questo punto sono amanti divini) di sperimentare STATI DI COSCIENZA NON-DUALI, in cui il filo dei pensieri si interrompe e in cui si fondono in uno stato naturale estatico. “L’esistenza è un orgasmo, un orgasmo eterno che continua all’infinito. È sempre e per sempre un orgasmo, un’estasi”. (Osho) Ananda Ma (Malika)